Eventi commemorativi organizzati dalle Chiese ecumenica, apostolica armena e armena cattolica

25 april, 2021

Sabato 24 aprile, presso il Pontificio Collegio Armeno di Roma, si è celebrata la santa messa per la commemorazione del 106° anniversario del genocidio armeno, presieduta dall’Arcivescovo Raphael Minassian, Ordinario per gli armeni cattolici dell’Armenia, Georgia, Russia ed Europa Orientale.

Alla celebrazione erano presenti, dal Vaticano il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, Don Flavio Pace sottosegretario della stessa Congregazione, Mons. Nunzio Galantino, presidente dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, ecclesiastici di alto rango, gli Ambasciatori armeni presso la Santa Sede e in Italia e rappresentanti della comunità armena.

Durante la celebrazione, il Cardinale Sandri nella sua omelia, che è stata ampiamente ripresa dalla stampa vaticana e italiana, ha parlato della storia del genocidio armeno, della negazione del crimine da parte della Turchia, definendo il crimine commesso 106 anni fa come "una macchia nella storia dell’intera umanità" e gli armeni come “un popolo laborioso ed intelligente, creatore di arte e di cultura", come “popolo di santi”.

Sempre a Roma domenica 25 aprile nella Basilica di San Bartolomeo all’Isola, si è tenuta la Preghiera con i martiri del Genocidio armeno presieduta dall’Arcivescovo Khajag Barsamian, rappresentante della Chiesa Apostolica Armena a Roma.

All'evento ha partecipato il Cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, Mons. Paul Tighe, Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, rappresentanti della Santa Sede, membri del parlamento italiano, ambasciatori e diplomatici esteri, giornalisti, rappresentanti della comunità armena e di altre comunità cristiane a Roma.

Durante la commemorazione liturgica, il Cardinale Koch ha sottolineato come “oggi ci siamo riuniti in preghiera per commemorare il grande e sanguinoso martirio dei cristiani armeni dell'inizio del secolo scorso successo durante il genocidio di questo popolo. Da allora, il cristianesimo è diventato sempre più una chiesa di martiri in misura incomparabile”. A conclusione del suo discorso il Card. Koch ha ricordato che Sua Santità Papa Francesco si era unito con la preghiera alla commemorazione liturgica e che inviava la sua benedizione a tutti i presenti.

Durante la commemorazione gli Ambasciatori della Repubblica d’Armenia presso la Santa Sede Garen Nazarian e in Italia Tsovinar Hambardzumyan hanno tenuto un discorso congiunto, delineando la posizione dell'Armenia sul riconoscimento internazionale del genocidio armeno, tracciando paralleli con i tentativi dell'alleanza turco-azera di continuare la politica di genocidio nella regione oggi, hanno rimarcato l'importanza dell'uso del termine genocidio da parte del presidente degli Stati Uniti Biden e la necessità di proseguire la lotta comune contro questo male contro l'umanità.

Discorso congiunto degli ambasciatori

NOTA AL TESTO

La Basilica di San Bartolomeo all’Isola a Roma riveste una grande importanza per gli armeni perché vi sono custodite le reliquie dei martiri armeni portate dai deserti di Deir el-Zor e anche una lettera manoscritta del beato Ignatsi Maloyan, arcivescovo armeno di Mardin. Nel 1946 il patriarca cattolico armeno Gregorio Pietro Agagianian fu creato da Papa Pio XII Cardinale del titolo di San Bartolomeo all'Isola.

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