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Intervista dell'Ambasciatore Nazarian a Kentron TV

05 february, 2021

Domanda: Di recente il Papa ha dichiarato il 27 febbraio il giorno di San Gregorio di Narek. Come si è giunti a tale decisione?

Risposta: Innanzitutto vorrei sottolineare che le relazioni armeno-vaticane, tanto quelle interstatali quanto quelle inter ecclesiali, sono caratterizzate da un rispetto reciproco, da una costante attenzione ai valori spirituali e culturali e da punti di vista comuni.

Poi, come probabilmente ricorderete, nel 2015 Papa Francesco ha conferito a San Gregorio di Narek – sacerdote, teologo e poeta armeno dell’epoca medievale -  il titolo di Dottore della Chiesa Universale. Il Pontefice ha così confermato la sentenza della Congregazione per le Cause dei Santi della Santa Sede secondo la quale a San Gregorio di Narek merita di essere attribuito il più grande riconoscimento ecclesiastico. A tal proposito vorrei ricordare che il titolo di "Dottore della Chiesa Universale" viene assegnato a quei santi, personalità religiose e teologi che hanno mostrato un eccezionale talento per la dottrina durante la loro vita attraverso le loro azioni.

Nel 2018 si è svolta nei Giardini Vaticani la cerimonia di inaugurazione della statua di San Gregorio a cui è seguita una celebrazione ecumenica. Un evento che si è svolto sotto gli auspici e alla presenza di alti rappresentanti religiosi e istituzionali dei due paesi.

Ultimamente Papa Francesco con un decreto ha iscritto nel Calendario Romano Generale le memorie facoltative di San Gregorio di Narek, abate e dottore della Chiesa, il giorno 27 febbraio. Con questa decisione di Sua Santità la celebrazione di San Gregorio sarà iscritta in tutti i Calendari e Libri liturgici per la celebrazione della Messa e della Liturgia delle Ore.

Domanda: Cosa significa per noi armeni questa decisione?

Risposta: Oggi possiamo annunciare con gioia che questo viaggio spirituale - iniziato nel 2015 e che trova le sue origini nel nostro comune passato, identità cristiana e storia - sta proseguendo.

Questa decisione di Papa Francesco è stata accolta con soddisfazione dal popolo armeno e ancora oggi i media locali e internazionali continuano a darne risalto. Anzi, anche alcuni ambasciatori stranieri accreditati presso la Santa Sede si sono congratulati con la nostra Ambasciata. È un grande onore.

Nel contesto di tale decisione, ci tengo a sottolineare che alla base dei legami di lungo periodo tra l’Armenia e la Santa Sede e delle attuali relazioni interstatali, c’è l’enorme contributo e il lavoro assiduo di ogni settore del nostro popolo.

 

Estratti dell’intervista all’Ambasciatore Nazarian sono stati inseriti nel programma di informazione "Epikentron" di Kentron TV e possono essere visti al link: https://www.youtube.com/watch?v=RsrIWCxs_VE.

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