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San Mercuriale, un Santo di origini armene

26 october, 2020
San Mercuriale, un Santo di origini armene
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Il 26 ottobre la città italiana di Forlì ha celebrato la festa del suo santo protettore San Mercuriale.

Nel ricordarlo, il Vescovo di Forlì-Bertinoro Mons. Livio Corazza nel suo messaggio alla città ha detto: “San Mercuriale, come confermano gli studi scientifici, era di origini armene ed è venuto fino a noi a portarci la fede, quale messaggero di belle notizie. È stato accolto ed ha contribuito in modo potente alla crescita umana e cristiana delle nostre popolazioni e la sua luce continua a brillare. Le sue origini non possono non farci ricordare le condizioni in cui si trova oggi la popolazione armena e le vicende drammatiche che ha subito nella sua storia, anche recente. La ricerca della pace è frutto di dialogo, conoscenza e accettazione delle differenze, rispetto dei valori umani, della giustizia e della dignità di ogni persona. Questo vale per gli armeni e vale per tutte le persone che incontriamo ogni giorno.”

Alle celebrazioni per San Mercuriale è stato invitato anche l'Ambasciatore della Repubblica d'Armenia presso la Santa Sede Garen Nazarian il quale, non potendo essere presente, ha inviato un messaggio alle autorità religiose e amministrative della città e della regione e alla cittadinanza, che è stato letto dal vescovo Corazza.

Il suo messaggio, in particolare, recita così: “Avrei voluto essere qui per festeggiare San Mercuriale patrono e primo vescovo di Forlì. La situazione purtroppo non me lo permette ma sono con tutti voi a riprendere idealmente quel viaggio che ha portato il nostro amato Santo dall’Armenia verso l’Italia; un viaggio che le recenti scoperte scientifiche hanno confermato e che testimoniano ancora una volta la nostra comune eredità cristiana.

Oggi, riuniti nella splendida abbazia di San Mercuriale, abbiamo l’occasione di pregare il Signore affinché questo nostro viaggio fraterno e il dialogo costruttivo - volti allo scambio di tesori spirituali, basati su amore e stima, reciproco rispetto e fiducia - possano essere sempre di supporto al nostro comune sforzo per la costruzione di un mondo di giustizia.”

In questi giorni difficili per il popolo armeno, ci auguriamo vivamente che la parte azerbaijana, come quella turca, voglia rispondere all’appello della comunità internazionale di fermare l’aggressione in corso contro la Repubblica dell’Artsakh (Nagorno Karabakh) e rispettare l’impegno del cessate il fuoco.

Come ha detto Sua Santità Papa Francesco nella recente enciclica Fratelli tutti “Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male”.

Il nostro auspicio è di lasciare invece un mondo migliore, proseguendo nella ricerca della pace come fece San Mercuriale quando ammansì il drago con la sola forza della fede, avvolgendolo nella stola pastorale.”

Nota al testo. Grazie alle analisi genetiche condotte sulle reliquie del santo, un team di ricercatori, antropologi, medici e storici provenienti da diverse istituzioni universitarie, mediche e culturali, sono state confermate le origini armene di San Mercuriale, confermando quanto scriveva già nel 1498 Leone Cobelli nelle sue Cronache Forlivesi “[…] il beato Mercuriale se partì dalle parti d’Armenia […]”. San Mercuriale ha vissuto tra il primo e il secondo secolo ed è morto tra i 40 e i 50 anni.

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