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La visita ufficiale del Presidente Armen Sarkissian in Vaticano

11 october, 2021
La visita ufficiale del Presidente Armen Sarkissian in Vaticano
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La visita ufficiale del Presidente della Repubblica d’Armenia Armen Sarkissian alla Santa Sede è iniziata con un colloquio privato con Papa Francesco. 

Il Presidente della Repubblica ha ringraziato Sua Santità per il dialogo di alto livello e costruttivo tra l'Armenia e la Santa Sede.

“Come primo Ambasciatore dell'Armenia presso la Santa Sede, è per me una grande soddisfazione tornare al Palazzo Apostolico”, ha affermato il Presidente dell'Armenia, ricordando con particolare orgoglio e calore la mostra intitolata "Roma-Armenia. Duemila anni di relazioni", in rievocazione del ricco passato storico e culturale, inaugurata nel marzo 1999 presso la Sala Sistina della Biblioteca Apostolica Vaticana nell’ambito della celebrazione del 1700-esimo Anniversario della proclamazione del Cristianesimo quale Religione di Stato in Armenia. 

A parere del Presidente Sarkissian, il 2021 è un anno speciale per le relazioni armeno-vaticane, che segna il 20° e il 5° anno, delle visite rispettivamente di San Giovanni Paolo II e di Sua Santità Papa Francesco in Armenia. "Queste visite storiche resteranno sempre vive nei cuori e nelle menti del popolo armeno", ha affermato il presidente Sarkissian, sottolineando la posizione di principio di Papa Francesco sul genocidio armeno.

Il Presidente ha notato con gratitudine che in questa fase di sfide dure e difficili per il nostro Paese, la Santa Sede ha teso una mano di solidarietà al nostro Stato e al nostro popolo. La migliore testimonianza di ciò sono i messaggi di pace lanciati da Papa Francesco durante la guerra scatenata dall'Azerbaigian contro l'Artsakh, nonché l'appello per la liberazione dei prigionieri di guerra armeni. 

Il Presidente dell'Armenia ha osservato che la questione dell'Artsakh è una questione di diritti umani, una richiesta del popolo armeno di vivere, creare ed esercitare il proprio inalienabile diritto all'autodeterminazione nella propria antica culla cristiana. 

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Il Presidente della Repubblica d'Armenia Armen Sarkissian, in visita ufficiale in Vaticano, ha incontrato il Segretario di Stato della Santa Sede Cardinal Pietro Parolin. All'incontro ha partecipato anche il Segretario di Stato per i Rapporti con gli Stati Arcivescovo Paul Richard Gallagher.

Il Presidente della Repubblica ha sottolineato ancora una volta il continuo sviluppo delle relazioni interstatali tra l'Armenia e la Santa Sede, sottolineando il significativo contributo della Segreteria di Stato in materia. "Apprezziamo i messaggi di Sua Santità durante la guerra che ha afflitto il popolo armeno l'anno scorso e, successivamente, gli aiuti umanitari all'ospedale di Ashotsk", ha sottolineato il Presidente Sarkissian.

Il Presidente ha riaffermato l'interesse e l'impegno dell'Armenia ad approfondire le relazioni interstatali con la Santa Sede, rilevando che esse sono sempre state caratterizzate da un elevato livello di dialogo politico, basato non solo sui valori cristiani, ma anche sul comune patrimonio storico e spirituale e su approcci simili alle sfide della mondo moderno.

Il Presidente dell'Armenia ha accolto con favore la decisione di Sua Santità di istituire Nunziatura Apostolica a Yerevan, che sarà ufficialmente inaugurata a breve, un’ulteriore dimostrazione del reciproco impegno a sviluppare le relazioni interstatali tra l'Armenia e la Santa Sede e ad approfondire la cooperazione.

Il Presidente Sarkissian e il Segretario di Stato Cardinal Parolin hanno anche parlato di cooperazione culturale. Gli interlocutori hanno sottolineato le relazioni fraterne esistenti e i forti legami tra la Chiesa Apostolica Armena e la Chiesa Cattolica.

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Il Presidente della Repubblica d’Armenia Armen Sarkissian e la Consorte Nouneh Sarkissian, hanno visitato la Basilica di San Pietro, fermandosi altresì presso la statua di San Gregorio Illuminatore che si trova nella nicchia esterna della Basilica. 

Il Presidente Sarkissian ha visitato anche i Musei Vaticani e ha ammirato le collezioni d'arte delle più famose sculture classiche e capolavori del Rinascimento.

Il Presidente armeno ha deposto fiori davanti alla statua bronzea, eretta nei Giardini Vaticani, di San Gregorio di Narek, il grande figlio del popolo armeno, proclamato Dottore della Chiesa Universale. A. Sarkissian ha notato che San Gregorio di Narek e la sua eredità sono un eterno simbolo di solidarietà tra le due comunità cristiane.

Il Presidente ha anche fatto visita al khachkar armeno, sempre nei Giardini Vaticani, donato dal Catholicos di Tutti gli Armenia Garegin I a Papa Giovanni Paolo II nel 1996.

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Il Presidente della Repubblica di Armenia Armen Sarkissian in visita ufficiale in Vaticano, ha incontrato il Presidente del Pontificio Consiglio della Santa Sede Cardinal Gianfranco Ravasi.

Durante l'incontro, sono state discusse questioni riguardanti allo sviluppo della cooperazione tra l'Armenia e la Santa Sede.

Il Presidente Sarkissian ha sottolineato il grande potenziale esistente per approfondire la cooperazione tra l'Armenia e la Santa Sede nelle sfere della conservazione del patrimonio culturale, formativo e storico. Gli interlocutori hanno preso atto con soddisfazione dell'attuazione di iniziative congiunte che riflettono le comunanze storiche, culturali e di civiltà dei due Stati.

Facendo riferimento alle relazioni interstatali tra l'Armenia e la Santa Sede, il Presidente dell'Armenia e il Presidente del Pontificio Consiglio hanno notato che il Memorandum d'Intesa sulla cooperazione culturale, che sta per essere firmato, costituirà un'opportunità per condurre ricerche congiunte su questioni di importanza storica e culturale. "Ci auguriamo che il Memorandum d’intesa stimoli e rafforzi i legami tra l'Armenia e la Santa Sede nell’ambito della cultura, della scienza, dell'archeologia, nonché in altri ambiti", ha affermato il Presidente Sarkissian.

Al termine dell'incontro, l'Ambasciatore della Repubblica d’Armenia presso la Santa Sede Garen Nazarian e il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura della Santa Sede Cardinal Gianfranco Ravasi hanno firmato il Memorandum d'Intesa sulla cooperazione culturale tra il Ministero dell'Istruzione, della Scienza, della Cultura e dello Sport della Repubblica d'Armenia e il Pontificio Consiglio della Cultura della Santa Sede.

In occasione della visita ufficiale alla Santa Sede del Presidente della Repubblica d’Armenia Armen Sarkissian, in onore del Segretario di Stato della Santa Sede Cardinal Pietro Parolin, la sera dell’11 ottobre si è svolta una cena ufficiale.

Esprimendo soddisfazione per la visita ufficiale del Presidente Sarkissian, l'Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario dell'Armenia presso la Santa Sede Garen Nazarian nel suo discorso ha sottolineato l’attenzione di Papa Francesco e del Cardinal Pietro Parolin nei confronti dell'Armenia, del popolo armeno, e il loro ruolo nello sviluppo delle relazioni interstatali tra l'Armenia e la Santa Sede. 

L'Ambasciatore armeno ha particolarmente notato: "Siamo molto grati per l'opportunità di stare insieme oggi, nel cui quadro si celebra solennemente l'apertura di una nuova pagina nelle relazioni tra Yerevan e la Santa Sede, segnata dalla visita ufficiale del Presidente dell'Armenia.

Signor Presidente, Lei sa bene che i 30 anni di relazioni diplomatiche tra l'Armenia e la Santa Sede sono stati caratterizzati da un dialogo politico di alto livello, sempre al centro della reciproca attenzione e cura. La ringraziamo per il Suo ruolo personale come primo inviato dell'Armenia presso il Palazzo Apostolico vaticano, nonché per l’occasione odierna e per arricchire continuamente la nostra agenda bilaterale".

Con il Decreto del Presidente della Repubblica di Armenia il Segretario di Stato della Santa Sede Cardinal Pietro Parolin è stato insignito dell'Ordine d'Onore per il suo significativo contributo allo sviluppo delle relazioni interstatali e al rafforzamento delle relazioni amichevoli tra l'Armenia e la Santa Sede. 

Conferendo l'alta onorificenza di Stato, il Presidente Sarkissian si è congratulato con il Segretario di Stato Parolin e ha osservato in particolare che i rapporti tra l'Armenia e la Santa Sede, tra il popolo armeno e il popolo cattolico, tra le due Chiese si proseguono in modo armonioso. “La nostra forte fede nella croce è stata provata dalle nostre azioni” ha ribadito il Presidente Sarkissian ed ha proseguito: “Durante tutti questi anni abbiamo percepito il sostegno all'Armenia della Santa Sede, della Segreteria di Stato e della Chiesa Cattolica. Grazie. Nella mente del popolo armeno è ancora vivo il ricordo della visita del Santo Padre in Armenia più di cinque anni fa. Fu una visita storica per l'Armenia, per tutti gli armeni, per tutto il mondo cristiano”.  

L'anno scorso eravamo in difficoltà. A causa dell'epidemia, il mondo intero era in una situazione analoga, ma l'Armenia in particolare era in difficoltà a causa della guerra nel Nagorno Karabakh, che ci è stata imposta dall'Azerbaigian e dalla Turchia. Il sostegno del Papa, della Santa Sede, della Segreteria di Stato e dei Suoi collaboratori è stato molto apprezzato. Sono molto lieto che una delegazione del Vaticano visiterà prossimamente l'Armenia. Noi tutti accoglieremo con gioia l'apertura della Nunziatura Apostolica della Santa Sede a Yerevan. Sarà un altro passo verso il consolidamento delle nostre relazioni.

Vorrei ancora una volta ringraziare il Santo Padre. Papa Francesco ha un posto e un ruolo molto speciale nella vita di tutti gli armeni del mondo. Ogni armeno fu molto commosso quando in Vaticano nel 2015 in presenza di Sua Santità, in presenza Sua, fu commemorato la memoria delle vittime del Genocidio armeno. Grazie mille ancora.

Il nostro sodalizio di 30 anni si basa sulle nostre relazioni di 2000 anni, e oggi sappiamo come gestire le difficoltà e, la cosa più importante, sappiamo andare avanti.

Spero che Lei possa visitare l'Armenia in un futuro prossimo, e per me sarà un grande onore e piacere ospitarLa e, soprattutto, farLe conoscere da vicino il primo Paese cristiano al mondo”.

Il Cardinal Parolin ha ringraziato il Presidente dell'Armenia per le calorose espressioni trasmettendole a sua volta "espressioni d’affetto che riaffermano il sostegno della Santa Sede all'Armenia, che è conosciuta come il primo Paese ad adottare ufficialmente il Cristianesimo". "Sono lieto di vedere come i semi della fede cristiana, piantati da San Gregorio l'Illuminatore, si siano sviluppati e siano diventati frutti maturi. Mentre la memoria di San Gregorio di Narek è stata recentemente aggiunta da Papa Francesco al Calendario Romano Generale, - ha affermato il Cardinale proseguendo – L’avvio cristiano dell'Armenia continua ad essere la pietra miliare attorno alla quale si sviluppano le società, sulla base della quale accettano la propria identità.

La fede cristiana è diventata la garanzia della rinascita del vostro popolo anche nei momenti più tragici della storia dell'Armenia. Molti ambiti delle nostre relazioni sono legati al dialogo rispettoso tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Apostolica Armena, espresso ancora una volta nel recente incontro tra Papa Francesco e il Catholicos di Tutti gli Armeni Karekin II. 

Signor Presidente, Le esprimo la mia viva gratitudine per questa visita, certo che essa avrà molti sviluppi positivi nelle nostre relazioni.

Possa il Suo popolo onesto godere della pace superando le ultime sfide.”

 

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